Missione come condivisione di vita.
In questo mese sono in programma tre appuntamenti missionari “speciali” (tutti dopo le 20:30)
Con i primi due, volgeremo lo sguardo a due nostri missionari cittadellesi: P. Giovanni Didonè e Mons. Antonio Menegazzo; il terzo appuntamento sarà una veglia di preghiera per ricordare i venti missionari (preti, religiosi e laici) uccisi nel 2023.
- Giovedì 7 marzo a Ca’ Onorai, padre Gianni Viola dei Missionari Saveriani, ci accompagnerà nel conoscere meglio la figura di P. Giovanni Didonè a 60 anni dal suo martirio ed in vista della beatificazione che si terrà a Uvira nella R. D. Congo a metà agosto.
“Giovanni Didonè nasce a Rosà (Vi) il 18 marzo 1930. All’età di 11 anni si trasferisce con la famiglia a Ca Onorai. Entrò nell’Istituto dei Missionari Saveriani nel 1950. L’anno dopo emise i voti temporanei e quelli perpetui il 5 novembre 1954. Ordinato presbitero il 9 novembre 1958, l’anno successivo fu inviato nella Repubblica Democratica del Congo; il 28 novembre 1964 venne ucciso a Fizi a soli 34 anni. In Africa si distinse per il suo servizio instancabile e per l’amore per i più bisognosi.”
A cinque anni dalla morte, venerdì 15 marzo in Villa Rina a Cittadella, verrà presentato il libro su Mons. Antonio Menegazzo scritto dai suoi familiari in collaborazione con i Missionari Comboniani.
“Antonio Menegazzo nasce a Cittadella (PD) il 13 settembre 1931. A 11 anni entra all’Istituto dei Comboniani a Padova, nel 1950 emise voti religiosi temporanei e sei anni dopo quelli perpetui.
Il 15 Giugno 1957 fu ordinato sacerdote a Milano dall’allora Cardinale Montini, divenuto poi Papa Paolo VI.
Parti per il Sudan lo stesso anno, dove vi rimase per 53 anni in diverse località al Nord.
La consacrazione Episcopale avviene ad El Obeid il 3 marzo 1996. Nell’agosto del 2010, rientra definitivamente in Italia mettendosi a disposizione della parrocchia di origine. Il 20 marzo 2019 muore all’ospedale di Cittadella.
Domenica 17 marzo alle ore 10:00 nel duomo di Cittadella celebrazione Eucaristica.
Due incontri per mettere la missione all’interno della dimensione della presa in cura dell’altro: attraverso la solidarietà materiale, ma anche culturale e soprattutto spirituale.
Sarà anche occasione per aprire lo sguardo sulle situazioni attuali nella R. D. Congo e in Sudan, luoghi dove hanno operato questi missionari. Gli ingredienti, purtroppo di preoccupazione, ci sono tutti: dalle milizie armate al risentimento, dalla fame alle ricchezze della terra… al desiderio di pace.
Giornata dei Missionari Martiri: venerdì 22 marzo nella parrocchia di S. Donato alle 20:45
“Un cuore che arde” è il tema e lo slogan della prossima giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri. Richiama la forza della testimonianza dei martiri che, come Gesù attraverso la condivisione della Parola e il pane spezzato, con il loro sacrificio accendono una luce e riscaldano i cuori di intere comunità cristiane.
La figura di Monsignor Oscar A. Romero Vescovo di San Salvador ucciso il 24 marzo del 1980, mentre celebrava l’Eucarestia, continua ad incarnare il simbolo della vicinanza agli ultimi e l’incessante dedizione alla causa del Vangelo, richiamando alla necessità di una vita cristiana attenta alla preghiera tanto quanto alla cura della sorella e del fratello.
La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri (venti missionari uccisi nel 2023), quest’anno la celebreremo venerdì 22 marzo a nella parrocchia di S. Donato, dove faremo anche memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo annunciando il Vangelo fino alle estreme
conseguenze, anche per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti.
La celebrazione per i missionari martiri che potrebbe sembrare un segno di sconfitta, per noi cristiani rappresenta la vittoria dell’amore sull’odio, del perdono sulla vendetta, della vita sulla morte.
