Dall’ottobre missionario all’Avvento

Pubblicato giorno 22 novembre 2022 - Liturgia, Missioni

Con l’ottobre missionario, abbiamo ripreso le tradizionali proposte sospese da due anni causa covid. Ci siamo incontrati con P. Franco Barin per pregare ed ascoltare la sua testimonianza di missionario in R. D. Congo; poi in un’altra serata ci siamo ritrovati per vedere i video preparati a livello nazionale per la giornata missionaria mondiale sul tema “vite che parlano”; sempre per questa giornata mondiale abbiamo riattivato la vendita di ciclamini che proponevamo da anni (sono stati raccolti 320.00 euro per le missioni, grazie). Il mese poi si è concluso con la celebrazione vicariale in cui è intervenuta Cristina che vive nel continente asiatico.

Se confrontassimo questo periodo con gli anni passati, balzerebbe subito all’occhio la partecipazione ridotta. I tempi saranno pure cambiati ma ci sembra che le proposte parrocchiali diventino sempre più proposte settoriali: “il mio gruppo, il mio interesse, la mia… ” le proposte trasversali pastorali non attirano più… o non riescono a riappropriarsi del mandato comunitario. Che manchi un cammino unitario che possa, di volta in volta nell’arco dell’anno, individuare un pezzo di strada da fare assieme ai giovani, gli anziani, alle famiglie, ai ragazzi e ai bambini, nella preghiera e nella festa non relegando tutto a proposte settoriali? Che manchi il consiglio pastorale nell’armonizzare le proposte e non solo accoglierle con l’unica preoccupazione di evitarne le sovrapposizioni?

Qualcuno dirà che le proposte missionarie (…anche in occasione della sagra), sono le solite! È vero, ma è anche conseguenza di un gruppo che si assottiglia sempre di più e quando le teste e le mani si riducono ne vien meno anche la fantasia.

Maria, Sergio, Mari, Stefania…, per ognuno di loro serbiamo un ricordo specifico su quanto di nuovo hanno portato e messo a disposizione. Con cinque pani e due pesci, che rappresentavano tutto ciò che un bambino aveva nella sua bisaccia, Gesù sfamò una folla di cinquemila persone, avanzandone dodici ceste! Dio non ci chiede quello che non abbiamo, ma che ciascuno offra quello che ha; la condivisione basta a saziare tutti…

Intanto con la preghiera, chiediamo al Signore di illuminarci a fare le scelte giuste, portando del nostro in un qualsiasi gruppo parrocchiale che forse sta vivendo le stesse difficoltà, in un tempo in cui ci sembra aumentino le povertà spirituali, materiali e relazionali.

Tempo dell’Avvento…

Quest’anno siamo chiamati a camminare verso il Natale inseriti nell’ampia fase di discernimento comunitario all’interno del Sinodo diocesano; per questo, contrariamente agli anni scorsi, non ci è stato proposto un tema, uno slogan o un manifesto che caratterizzi questo tempo.

Ci viene chiesto di seguire il percorso liturgico che accompagna il Sinodo, e sono stati riproposti i tre “segni” della celebrazione dell’Apertura: l’ingresso del Libro dei Vangeli e la sua intronizzazione indicano che ogni nostra ricerca è sempre anticipata dall’irrompere di Gesù Cristo nella storia; la raccolta delle offerte per le necessità della parrocchia e dei poveri dice che l’amore di Dio che ci è donato in sovrabbondanza nell’Eucaristia, abilita e sostiene l’amore tra di noi e in particolare per chi è più fragile; l’invio dell’Eucaristia agli infermi, portata dai Ministri straordinari della Comunione mostra che la Chiesa è una sola cosa con tutte le sue membra, che nessuno è escluso da questa comunione o ha una via preferenziale.

Nulla in più di quanto già inscritto nel cuore delle celebrazioni. Ci viene semplicemente ricordato l’atteggiamento nell’approcciarci a questi segni che a volte rischiamo di vivere in maniera meccanica.

Buon avvento e buon Natale, gruppo Missionario