Busatto Agostino

Pubblicato giorno 6 febbraio 2021 - Missioni, Vocazione

Nacque il   1° agosto 1914. Della   sua   vita   in   tutto   esemplare   fanno   unanime testimonianza sacerdoti, compagni e familiari. Angelo di bontà e di purezza il   15 Sett.   1921 ebbe la Prima Comunione, alla   quale   poi   s’accostò, nonostante grandi   sacrifici, con   indicibile   fervore   e   con frequenza.

Agostino BusattoS’alzava prestissimo e, senza fare il   minimo rumore, andava   dalla mamma   nella   stanza   attigua   e   le   diceva: “se mi cercano, dì che sono andato a Messa”. Ancora   bambino   s’iscrisse   nella   A. C., fu per Lui sempre un grande onore, facendosi scrupolo di adempiere fedelissimamente tutti i doveri, e ne otteneva risultati ottimi in proporzione al suo grado di cultura, volle pure avere il diploma di Maestro di Dottrina Cristiana, ricevendo un elogio dall’esaminatore per la sua prontezza nelle risposte. Egli studiava la Dottrina e si preparava alla Gara di Cultura religiosa, che trascurava anche il sonno oppure stanco si appartava in qualche angolo per studiare, ricorrendo spesse volte anche all’aiuto della sorella per avere chiarimenti. Nella preghiera era esempio a tutti in casa, in chiesa o altrove pel suo raccoglimento ed atteggiamento che pareva di estasi.

Al mattino si alzava prima di tutti, si ritirava in luoghi appartati e pregava a lungo. Poi si metteva al lavoro con amore, continuando il suo raccoglimento. Non lamentava mai che qualche lavoro fosse troppo faticoso, anzi quanto più gli costava fatica con tanto maggior buona volontà lo eseguiva. E mai si rifiutò di fare qualunque cosa gli fosse comandata, anche dai fratelli; per la mamma aveva una premura speciale e le si offriva anche nei più umili servigi, dicendole: «Lascia stare, mamma, che vado e faccio io». Alla sera non si coricava, per quanto stanco fosse, se non aveva recitato il S. Rosario; anche durante la notte fu più volte trovato in preghiera. Alla sera mai usciva di casa, se non per compiere il suo dovere di socio dell’A. C. Si vede proprio ch’Egli viveva solo per Gesù. Colpito da male terribile, ribelle ad ogni cura, dopo dolori acerbissimi offerti a Gesù, nelle prime ore del 1° Maggio 1938 rese placidissimamente l’anima a Dio.