Prime difficoltà

Pubblicato giorno 6 novembre 2021 - Storia

Tutto sembrava avviato per il verso giusto, dopo l’arrivo della copertura in lamellare da Ascoli Piceno; invece si comincia a prendere coscienza di alcune difficoltà tecniche e soprattutto del problema economico. Di conseguenza si cominciano a notare segni di stanchezza, piccoli ricatti, presa di distanza degli amministratori locali: il tutto alimenta un senso di sfiducia, critiche, dicerie. Era il momento della prova, dopo tante parole, promesse e speranze. Anche la comunità conosceva un tempo di divisione, perché non si vedeva nessuna chiarezza e poche prospettive.

 difficoltà

 Un nuovo Parroco

In tale contesto don Domenico Frison nel settembre 1989 viene nominato Arciprete di Candiana; a sostituirlo come parroco da Arten (BL) viene chiamato, nell’ottobre dello stesso anno, don Danilo Bovo. Il 29 ottobre entra nella nuova Chiesa, in un giorno di pioggia e freddo, mentre la Chiesa era stata chiusa con teloni di nylon. Dopo un adeguato tempo di ascolto per conoscere la situazione, egli cerca di coinvolgere tutta la comunità e le persone che in qualche modo la rappresentavano, come il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari Economici. Questa scelta diventa estremamente positiva in quanto contribuisce a generare un clima di nuova attesa fiduciosa. Anche la vita della comunità si rinnova nella catechesi, centro dell’annuncio della Parola di Dio, con gli incontri con i giovani e, nelle contrade, con le famiglie, nella liturgia più partecipata. Tutto questo favorisce atteggia-menti di maggiore armonia, di accoglienza reciproca, di simpatia, di fraternità. Uno spazio più significativo è riservato alla gioventù, dai ragazzi più piccoli, agli adolescenti, ai giovani. Nasce l’ACR, l’Azione Cattolica per i Ragazzi; sorgono i gruppi giovani e giovanissimi; d’estate la Parrocchia si anima con il Grest e poco dopo si dà vita ogni anno ai Campiscuola. Nel gruppo di animatori, giovani e giovanissimi si mettono a disposizione per accompagnare le attività dei più piccoli. Attorno alla parrocchia si comincia a vedere tanta vita e tanto movimento! Davvero la Parrocchia c’è; rinasce la speranza.29 ottobre 1989 Mons. Luigi Rossi immette il nuovo parroco Don Danilo Bovo

 29 ottobre 1989 Mons. Luigi Rossi immette il nuovo parroco Don Danilo Bovo

 

La Scuola Materna

Una attenzione particolare viene riservata alla Scuola Materna: si procede nel 1990 alla ristrutturazione totale del piano terra, riservato totalmente alla scuola. Al piano superiore oltre all’appartamento delle suore si riservano alcuni ambienti per la vita della parrocchia. Ora il problema da affrontare è la chiesa. Appunto la chiesa che, rimasta ferma per 5 anni, mostra le conseguenze delle intemperie, del freddo e del caldo…

I fanciulli e le educatrici della scuola materna S. Bertilla Boscardin, nell'anno scolastico 1986-1987

I fanciulli e le educatrici della scuola materna S. Bertilla Boscardin, nell’anno scolastico 1986-1987

 La Chiesa

Il Consiglio per gli Affari Economici decide di affidare l’opera a un nuovo tecnico, dando la priorità al realismo e alla efficienza. Bisogna salvare il salvabile e dare garanzia di stabilità e sicurezza a tutto quello che si dove fare. Si sceglie per questo compito l’Architetto dott. Giuliano Susana di Fontaniva. La prima scelta è quella di acquistare il terreno a fianco ovest della chiesa e di sollecitare l’Amministrazione comunale ad acquisire il terreno a est della chiesa, come era previsto negli accordi originali. L’arch. Susana si mette subito al lavoro, dopo essersi confrontato in diverse riunioni con i membri del Consiglio per gli Affari Economici. Si mette mano ai disegni, ci si confronta con quello che già esisteva e con i problemi tecnici: la copertura da difendere dalle intemperie, l’adattamento della struttura a quel-lo che sarà il futuro edilizio del quartiere, gli ambienti adiacenti alla Chiesa e la revisione totale del Centro Parrocchiale. Si passa così alla Commissione per l’arte sacra della Diocesi e la Commissione edilizia del Comune. Approvato il progetto rivisto dall’Arch. Susana, si sceglie l’impresa, dopo aver considerato le tre che avevano dato risposta alla domanda del preventivo. La scelta cade sulla ditta “MACABI” di Cittadella. Nel mese di marzo del 1992 iniziano i lavori per la Chiesa. Intanto l’Ufficio amministrativo della Diocesi sostiene la richiesta di un contributo straordinario per la nostra Chiesa presso il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana dal fondo dell’8 per mille destinato alla chiesa cattolica. La domanda viene accolta: per la nostra chiesa si destinano £ 300.000.000 (trecento milioni).

La messa nel cantiere della nuova chiesa, attuale sala patronato

 La messa nel cantiere della nuova chiesa, attuale sala patronato

 

 Finalmente nella nuova Chiesa!

Nella notte di Natale dello stesso anno entriamo nella nuova chiesa, provvista di serramenti, riscaldata, illuminata, ma ancora senza pavimento. Dopo l’Epifania si ritorna nella sala provvisoria, il tempo necessario per fare il pavimento. Finalmente la Domenica delle Palme, il 4 aprile 1993, con la processione degli Ulivi facciamo il nostro ingresso definitivo nella nuova chiesa. Mancavano le rifiniture, ma intanto eravamo dentro la chiesa. La gioia e la soddisfazione sono grandi per tutti! Subito dopo si dà spazio a una breve pausa di riposo. Alla fine d’anno già iniziano le fondamenta della Cappella feriale e della sacrestia. Così la chiesa poteva offrire una nuova e più bella immagine dal piazzale nord; ma soprattutto ricaviamo gli spazi necessari per la liturgia e per la custodia del Santissimo Sacramento.

Celebrazione della prima comunione all'interno della nuova chiesa

Celebrazione della prima comunione all’interno della nuova chiesa

Il Centro Parrocchiale

Nei primi mesi del 1994 si inizia la costruzione del nuovo Centro Parrocchiale; anche questa impresa è necessaria per la vita della nuova Comunità. Nel Centro Parrocchiale troveranno la loro sede naturale le associazioni e i gruppi parrocchiali.

 

La nuova cappella della “Madre del Redentore”

La Domenica 20 novembre 1994 il Vescovo di Chioggia, Mons. Alfredo Magarotto, prima di celebrare la Cresima, inaugura la nuova Cappella feriale per la custodia del Santissimo Sacramento, dedicata alla “Madre del Redentore”. All’ingresso della Cappella viene collocata l’antica immagine della Vergine Addolorata. Con l’Avvento iniziamo a celebrare ogni giorno nella nuova Cappella. Anche in chiesa continuano i piccoli interventi per dare una definitiva sistemazione soprattutto all’impianto di amplificazione e di illuminazione.